Tanto io non mi faccio condizionare❗️
Quante volte avrai sentito questa frase e quante volte ci avrai creduto.
In effetti chi la pronuncia lo fa anche in perfetta buona fede, non sapendo che, aldilà dei coscienti cambi di valutazione, sempre possibili, la nostra percezione di prendere decisioni razionali e controllate non tiene conto del funzionamento del nostro cervello, che agisce in una sua autonomia, senza chiedere il permesso a nessuno.
Il cervello è il nostro motore vitale, se il cuore ci tiene in vita, dal cervello dipende la nostra operatività.
Come puoi immaginare la vita di un essere umano è di tale intensità che è impossibile quantificare gli stimoli che il nostro sistema deve gestire e di conseguenza le decisioni che deve prendere, spesso in frazioni di secondo.
Il cervello umano di un adulto ha un peso indicativo di 1,35 kg ovvero,
mediamente, il 2% della massa corporea, è composto da circa 86.000.000.000 di neuroni, e più di 150.000.000.000.000 sinapsi con una velocità massima degli impulsi elettrici di circa 720 km/h, ha un consumo energetico superiore ai 12,6 Wh.
Ma questi dati scientifici non ci danno ancora la dimensione della
impressionante mole di dati che deve gestire, certamente superiore a qualsiasi nostra immaginazione.
In sostanza però ci basta ora sapere che, per gestire questi processi,
biologicamente, deve ridurli al minimo e semplificarli, oltre ad ottimizzare qualsiasi processo per guadagnare energia e ridurre lo spreco di energia.
È un tema che ho già trattato più volte ma credo possa essere utile approfondire sempre di più.
Per chiarire il concetto ti basti sapere che uno dei processi di semplificazione inconscia, cioè fatto secondo un programma “pre installato” e sotto il nostro livello di coscienza, consiste nel prendere delle decisioni seguendo degli schemi precostituiti, delle scorciatoie, dando per scontato che siano giuste e idonee nelle varie applicazioni.
Questi processi si chiamano EURISTICHE COGNITIVE e quando questi processi si consolidano distorcendo la nostra percezione della realtà diventano dei
BIAS.
Ciò ti darà la spiegazione sia del perché spesso le decisioni umane siano apparentemente insensate, sia perché ci sia spesso così difformità di percezione tra persone diverse, sia perché non dovrai più credere di presidiare totalmente (in modo razionale intendo) le tue decisioni tanto meno che lo facciano gli altri, con i quali hai a che fare.
Solo per darti la dimensione di quante scorciatoie inconsce il nostro cervello adotta per prendere delle decisioni ti allego sia il famoso Cognitive Bias Codex, sia una sintetica descrizione dei BIAS più comuni che puoi trovare anche su Wikipedia.
⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️
✅ Il BIAS DELL’ANCORAGGIO è un metodo euristico psicologico che descrive la propensione a prendere decisioni basandosi sulle prime informazioni trovate.
Secondo questo metodo, gli individui cominciano da un punto di riferimento implicito (l’ancora) e vi fanno aggiustamenti per raggiungere la propria valutazione.
Per esempio, il primo prezzo offerto per un’automobile di seconda mano
imposta lo standard per il resto della negoziazione, nel senso che un prezzo inferiore sembra ragionevole anche se è comunque superiore al valore dell’automobile.
Oppure una caratteristica da considerare diventa talmente dominante in un tutto più ampio tale da informare tutte le sue parti: ad esempio una persona non viene considerata per la sua interezza ma in quanto donna, uomo, nero, bianco, criminale, poliziotto, prima di qualsiasi altra cosa si possa pensare di questa.
L’ancoraggio influisce sul processo decisionale nelle negoziazioni, nelle
diagnosi mediche e nelle sentenze giudiziarie.
✅ L’APOFENIA, nota anche come PATTERNICITY, o AGENTICITY, è la tendenza umana a percepire pattern significativi tra dati casuali.
L’apofenia è ben documentata come razionalizzazione per il gioco d’azzardo.
I giocatori d’azzardo immaginano di vedere pattern nei numeri che compaiono in lotterie, giochi di carte o roulette.
Una delle manifestazioni di questo fenomeno si chiama GAMBLER’S FALLACY.
✅ Il BIAS DI CONFERMA è un fenomeno cognitivo al quale l’essere umano è soggetto.
È un processo mentale che consiste nel selezionare le informazioni possedute in modo da porre maggiore attenzione, e quindi maggiore credibilità, su quelle che confermano le proprie convinzioni e, viceversa, ignorare o sminuire quelle che le contraddicono.
Questo processo, se abilmente sfruttato, è uno strumento di potere sociale, in quanto può portare un individuo o un gruppo a negare o corroborare una tesi voluta, anche quando falsa.
✅ Con BIAS DI RISULTATO (o OUTCOME BIAS) s’intende la tendenza a rileggere il passato sulla base di conoscenze acquisite in momenti successivi che modificano la qualità della visione di quello stesso passato.
✅ BIAS DEI DETTAGLI SEDUTTIVI quando un argomento è supportato da dettagli con informazioni vere e magari importanti, ma non pertinenti o legate all’argomento, questo viene valutato più convincente.
Si tende cioè a considerare implicitamente una qualche forma di correlazione con le informazioni vere aggiuntive anche quando, a pensarci bene, non c’è.
✅ BIAS DI SUPPORTO DELLA SCELTA: il ricordo di scelte effettuate in passato è migliore del ricordo di possibilità di scelta scartate (Mother, Shafir, Johnson, 2000)
✅ Bias DEL CAMBIAMENTO: dopo uno sforzo atto a produrre un cambiamento, il ricordo della propria azione è più difficile di quanto lo era al momento
✅ AMNESIA INFANTILE: presenza di pochi ricordi relativi al periodo di vita precedente ai quattro anni (l’età è puramente indicativa)
✅ BIAS DELLA COERENZA: tendenza a ricordare in modo errato di propri comportamenti, atteggiamenti o opinioni passati, in modo da farli assomigliare a propri comportamenti, atteggiamenti, opinioni presenti
✅ EFFETTO DEL CONTESTO: attività passate vengono ricordate più velocemente e/o più accuratamente se, al momento del recupero, ci si trova nello stesso
contesto dell’attività in questione (ad esempio, ricordi collegati al
proprio lavoro, vengono ricordati peggio se si è a casa)
✅ EFFETTO DEL GRUPPO ETNICO: tendenza a riconoscere in modo migliore le persone del proprio gruppo etnico, rispetto a quelle degli altri gruppi etnici
✅ BIAS DELL’EGOCENTRISMO: ricordare un evento in modo che soddisfi dei criteri di autostima
✅ BIAS DELLA DISSOLVENZA DELL’AFFETTO: lo stato affettivo collegato a ricordi spiacevoli si attenua più rapidamente di un affetto relativo ad un ricordo piacevole
✅ HINDSIGHT BIAS: impressione, ad uno sguardo retrospettivo, di aver predetto un evento, quando in realtà non lo si era predetto, almeno in modo sicuro.
Sintetizzabile nell’espressione “Ve l’avevo detto!”
✅ EFFETTO DELL’UMORISMO: gli eventi a contenuto divertente vengono ricordati meglio di eventi neutri da questo punto di vista.
Questo effetto può essere
spiegato con l’incremento dei processi cognitivi (sia a livello temporale che come profondità dell’elaborazione) atti comprendere il messaggio umoristico o con attivazione emozionale causata dall’evento divertente
✅ EFFETTO DELL’AUTO-PRODUZIONE: informazioni (ricordi, affermazioni) auto-prodotte sono ricordate meglio di informazioni prodotte da altri e di cui si è venuti a conoscenza
✅ EFFETTO DELL’ILLUSIONE DI VERITÀ: il grado di familiarità di un’informazione (ovvero il fatto di possedere in memoria una certa informazione precedentemente acquisita, anche se in modo inconsapevole), porta la persona
a crederla come vera, in un compito di riconoscimento, a prescindere dal
reale stato di verità dell’informazione.
✅ LIVELLAMENTO E AFFINATURA: per livellamento si intende una perdita di dettagli, durante il tempo, dell’evento ricordato.
Spesso il livellamento è accompagnato dall’affinatura, ovvero la selezione di certi dettagli in modo tale che i dettagli ricordati assumono un’importanza esagerata rispetto ai dettagli non rievocati.
Entrambi i bias possono rinforzarsi vicendevolmente lungo ripetute rievocazioni e narrazioni.
✅ EFFETTO DEL LIVELLO DI ELABORAZIONE: differenti modalità di codifica delle informazioni hanno un differente grado di efficacia nella capacità di rievocazione delle informazioni stesse
✅ EFFETTO DELLA LUNGHEZZA DELLA LISTA: più la lista è lunga, maggiore è il numero assoluto di elementi ricordati
✅ ATTRIBUZIONE ERRONEA O AMNESIA DELLA FONTE: mancato (corretto) richiamo della fonte di un’informazione, ovvero il contesto spazio-temporale dell’evento ricordato.
✅ EFFETTO DELLA MODALITÀ: il richiamo di una lista di argomenti è migliore se la lista è stata presentata in forma orale invece che in forma scritta
✅ BIAS DELLA CONGRUENZA DELL’UMORE: le informazioni congruenti con l’umore al momento del ricordo, vengono richiamate più facilmente
✅ EFFETTO DEL PROSSIMO A TURNO: in una discussione a turno in un gruppo, i ricordi di ciò che è stato detto dalla persona immediatamente precedente e
quella successiva a sé sono ricordati peggio
✅ EFFETTO OSBORN: L’intossicazione con sostanze psicoattive diminuisce la capacità di richiamo di pattern di movimento dai gangli della base
✅ EFFETTO DELL’INFORMAZIONE ERRATA: un’informazione errata data al soggetto prima del richiamo di un evento, porta a delle modifiche nel ricordo che tendono ad essere coerenti con l’informazione errata.
✅ EFFETTO PICCO-FINE: di un’esperienza, vengono ricordati meglio i momenti emotivamente intensi e il come si è conclusa
✅ PERSISTENZA DI UN RICORDO: ricordo consapevole involontario e indesiderato di eventi, spesso traumatici.
La presenza di questo processo è uno dei criteri diagnostici del disturbo post-traumatico da stress
✅ EFFETTO DELLA SUPERIORITÀ DELL’IMMAGINE VISIVA: uno stesso elemento è più facilmente richiamabile alla memoria se è stato presentato in forma visiva rispetto che in forma scritta
✅ EFFETTO DELLA POSITIVITÀ: le persone anziane richiamano più facilmente i ricordi piacevoli che quelli negativi
✅ EFFETTO PRIMACY ed EFFETTO RECENCY: di una lista di item, vengono ricordati più facilmente gli elementi finali e quelli iniziali, seppur in misura minore.
Gli elementi centrali sono quelli ricordati peggio
✅ BALZO DELLA REMINISCENZA: gli eventi autobiografici relativi alla propria adolescenza e alla prima età adulta vengono ricordati meglio rispetto agli eventi di altri periodi della propria vita
✅ RETROSPETTIVA ROSEA: quando il passato viene ricordato in modo più positivo di quello che è stato in realtà
✅ EFFETTO DELLA RILEVANZA PER IL SÉ: le informazioni che sono collegate alla propria persona sono ricordate meglio di informazioni simili ma riferentesi ad altre persone
✅ EFFETTO DELL’INTERVALLO: più l’arco di tempo di esposizione a un’esperienza è lungo, migliore sarà il successivo richiamo
✅ BIAS DOVUTO ALLO STEREOTIPO: si ha quando vengono aggiunti o distorti elementi di un ricordo, in modo tale che questi elementi siano coerenti con
uno stereotipo (ad esempio, di genere o di razza)
✅ EFFETTO DEL SUFFISSO: indebolimento dell’effetto di recency allorquando viene aggiunto, in fondo alla lista, un item che non è richiesto di rievocare (Morton, Crowder & Prussin, 1971)
✅ SUGGESTIONABILITÀ: forma di attribuzione erronea con la quale idee suggerite da un interlocutore sono scambiate come ricordi propri
✅ EFFETTO TELESCOPIO: tendenza a posizionare cronologicamente gli eventi in
memoria, in modo che gli eventi recenti risultino più lontani nel tempo rispetto a ciò che erano veramente, e quelli più remoti più vicini
✅ EFFETTO DELLA VERIFICA: materiale da ricordare sottoposto frequentemente a verifica viene ricordato meglio
✅ FENOMENO “SULLA PUNTA DELLA LINGUA”: si ha quando viene rievocato parte dell’item o informazioni correlate allo stesso ma non si riesce a rievocare
l’intero item.
È caratterizzato da un senso di frustrazione.
Si pensa sia una forma di blocco mentale dovuta all’interferenza prodotta dalla rievocazione simultanea di elementi con caratteristiche simili
✅ Effetto “PAROLA PER PAROLA”: il senso generale di un discorso, viene ricordato meglio delle parole precise dette (Poppenk, Walia, Joanisse, Danckert & Köhler, 2006).
✅ EFFETTO VON RESTORFF: un item che si distingue dagli altri per qualche caratteristica è ricordato meglio (von Restorff, 1933).
✅ EFFETTO ZEIGARNIK: azioni o compiti non completati o interrotti vengono ricordati meglio rispetto a quelli portati a termine
✅ SURVIVORSHIP BIAS: è un errore logico che consiste nel concentrarsi su persone o cose che in passato hanno superato dei processi di selezione ed ignorare completamente coloro che non li hanno superati solo perché poco
conosciuti.
È un bias che può comportare errori di valutazione estremamente gravi soprattutto in ambito finanziario, economico ed ingegneristico (ad esempio si può credere che gli edifici vecchi fossero fatti meglio perché più “resistenti”, quando invece al giorno d’oggi noi vediamo solo una piccolissima parte degli edifici antichi poiché la maggior parte sono crollati o comunque ritenuti inagibili nel corso dei decenni)
- Written by: pianooperativo
- Posted on: Ottobre 5, 2022
- Tags: CERVELLO