Il 15 aprile 1949 con il National Mental Health Act il Presidente degli Stati Uniti Harry Truman costituisce quella che ancora oggi è considerata la più grande organizzazione al mondo di ricerca sulle malattie mentali: il NIMH National Institute of Mental Health.
Nel 1957, il Professor Paul MacLean, autore dei pluripremiati studi “The Triune Brain”, viene messo a capo di una nuova sezione presso il NIMH, nel Laboratorio di Neurofisiologia, focalizzata sul sistema cerebrale.
Dal 1971 al 1985 MacLean resta a capo del Laboratorio di evoluzione e comportamento del cervello.
In piena era post bellica ed industriale i disturbi mentali diventano di capitale importanza e si inizia a parlare per la prima volta di STRESS PSICOSOCIALE DA ADATTAMENTO.
Adattamento ad una nuova realtà, ma soprattutto ad un ambiente spesso non allineato con la nostra natura, con la nostra biostruttura.
È di questo che si occupa Paul McLean.
Di come il nostro cervello tripartito definisca il nostro tratto immutabile, il nostro temperamento e come lo stesso sopporti, reagisca o subisca le pressioni del contesto e degli agenti esterni quali l’imprinting genitoriale, l’educazione scolastica, le regole sociali, le esperienze di vita.
Passati circa 80 anni, oggi nelle aziende, si parla di STRESS LAVORO CORRELATO che condivide il medesimo punto di origine.
La distonia tra chi siamo e cosa facciamo, tra la nostra natura e il nostro ruolo, tra il nostro temperamento e il comportamento che la società si aspetta da noi.
L’analogia è apparentemente evidente eppure oggi si pensa di affrontare la patologia dei lavoratori semplicemente analizzando il contenitore-contesto in cui manifestano il disagio e non la biostruttura che caratterizza i driver comportamentali tipici di ogni lavoratore – persona e i suoi bisogni biologici profondi, costanti e immutabili.
Immaginate di essere un informatico chiamato per riparare un pc, senza conoscerne il sistema operativo installato.
Ecco la situazione è la medesima.
Ci si basa su dei sintomi per definire una cura, senza conoscere la precisa patologia.
Quindi se mi stresso perché non vado d’accordo con i colleghi (erroneamente) non è importante comprendere se il motivo del disaccordo nasce da un mancato coinvolgimento, da un disallineamento o da un non rispetto gerarchico, solo per fare un esempio.
Oppure, tanto per fare altro esempio, se mi stresso perché sono insoddisfatto e nessuno si chiede se sia una carenza di relazione, di evidenze o di prospettive.
Ciò per evidenziare che lo stress è solo la manifestazione di un disagio e non la patologia che, invece, va analizzata in modo molto più approfondito e analitico e ciò si può fare solo conoscendo la biostruttura cerebrale della persona in esame.
Non certo con un superficiale colloquio o con qualche domanda di circostanza o prettamente focalizzata sull’allineamento all’operatività o all’organizzazione.
Poi una volta focalizzata la consapevolezza sul tema sarà decisiva la scelta degli strumenti per attuare le migliori strategie per alleggerire i carichi, scegliere le persone giuste per ogni ruolo, supportarle per gestire al meglio le mansioni attribuite.
- Written by: pianooperativo
- Posted on: Giugno 18, 2021
- Tags: FORMAZIONE AZIENDALE, HR, STRUCTOGRAM, TEMPERAMENTO